Cos’è l’ecografia epatica
L’ecografia epatica è un accertamento diagnostico piuttosto comune che si basa sull’impiego di ultrasuoni. Mediante l’ausilio dei macchinari di recente progettazione è possibile sfruttare questa tecnica per ottenere immagini precise e dettagliate del fegato e dei complessi limitrofi con lo scopo di velocizzare e facilitare il processo diagnostico e, di conseguenza, il trattamento terapeutico di ogni paziente.
Quando ci si sottopone ad un’ecografia al fegato, il paziente viene esposto ad una proiezione di ultrasuoni che, grazie ad un’apposita sonda che viene fatta passare sul corpo del soggetto esaminato, invia delle informazioni ad un vicino monitor, che le rielabora sotto forma di immagini.
Quali sono le più comuni patologie diagnosticate con l’ecografia al fegato
L’ecografia al fegato può essere richiesta dal medico curante sia nel contesto di un’indagine preventiva che durante un trattamento farmacologico in atto: in quest’ultimo caso l’esame avrebbe lo scopo di verificare gli eventuali progressi compiuti dal corpo del paziente in risposta alla cura alla quale è stato sottoposto.
Questo genere di accertamento è altresì necessario in tutti i casi in cui si evidenzi una sintomatologia sospetta che possa far supporre la presenza di patologie che interessano il fegato, come cisti, formazioni anomale infezioni e problemi circolatori.
Fondamentale anche per la diagnosi della steatosi, condizione patologica che determina un surplus di grasso nelle cellule del fegato, l’ecografia epatica è impiegata largamente anche per lo studio di tutti gli altri organi addominali: nella fattispecie, questo genere di esame permette di individuare la presenza di calcoli e di valutarne composizione e dimensioni al fine di ottimizzare il successivo trattamento terapeutico o chirurgico.
Questo genere di accertamento trova largo impiego anche per lo studio della cistifellea e delle vie biliari, nonché per la valutazione del pancreas. Non solo: l’ecografia epatica è necessaria anche per la valutazione e per il trattamento di tumori e in tutti i casi di ingrossamento del fegato.
Fibroscan
Il Fibroscan è uno degli apparecchi più avanzati per la diagnostica per immagini applicata allo studio del fegato: questo particolare ecografo è dotato di una sonda che permette una rapidissima elaborazione delle immagini e che, di conseguenza, riduce la durata dell’esame a circa 5/10 minuti.
Mediante l’uso del Fibroscan è possibile raccogliere e verificare dati di estrema importanza, come la durezza del fegato: questo valore, che si misura in kPa e che misura la rigidità di un tronco cilindrico di tessuto di 4 cm di larghezza, indica con grande precisione quale sia la condizione di salute del fegato ed in che misura sia in grado di assolvere alla sua funzione fisica.
Il sistema utilizzato dal Fibroscan
permette di ottenere dati per i quali, in precedenza, si rendeva necessaria una
biopsia ematica, un esame ben più invasivo da svolgersi in anestesia locale e
che prevedeva il prelievo di un piccolo campione di fegato.
A differenza della biopsia, questo esame non è doloroso e può essere effettuato
senza particolari controindicazioni da una gamma particolarmente estesa di
pazienti.
Dieta ecografia epatica
L’ecografia epatica richiede una preparazione specifica, basata su una dieta ferrea: alla base di quest’obbligo si pone la necessità di ridurre al massimo la presenza di gas nell’intestino, in quanto quest’ultimo potrebbe ostacolare lo svolgimento dell’esame fino ad invalidarne i risultati.
Di conseguenza, il paziente che deve sottoporsi ad un’ecografia epatica è tenuto a limitare il consumo di tutti gli alimenti in grado di favorire la comparsa di fenomeni di meteorismo e flatulenza. Sono pertanto banditi cibi ricchi di fibre, ma anche i legumi, il latte ed i suoi derivati, le verdure ed i tuberi.
Sono da evitare anche i cibi integrali in genere e quelli fermentati. Sono invece tollerati, se consumati con grande parsimonia, pane e pasta.
Naturalmente, in prossimità dell’esame deve essere evitato anche il consumo di bibite gassate, di the, caffè e cioccolata calda. Naturalmente è del tutto bandita l’assunzione di alcolici.
Nei tre giorni che precedono l’esame è permesso il consumo di carne, uova, pesce e frutta senza buccia. In quantità limitate si possono consumare formaggi stagionati ed acqua minerale liscia.
Il giorno dell’ecografia il paziente deve raggiungere l’ambulatorio a digiuno: è permesso soltanto il consumo di acqua, rigorosamente non gassata.