La cefalea, patologia comunemente nota anche come “mal di testa”, è un fenomeno parecchio diffuso che può essere generato da numerose cause diverse ed essere a sua volta sintomo di un’ampia gamma di disturbi.
La cefalea, che può provocare dolore in qualsiasi area del cranio e del collo, viene percepita dalle strutture sensibili che circondano il cervello sebbene il tessuto cerebrale non sia effettivamente sensibile allo stimolo del dolore. Le strutture presenti nel cranio in grado di percepire il dolore sono il perostio, i muscoli, i nervi, le arterie, le vene, gli occhi, i tessuti sottocutanei, le mucose ed i seni paranasali.
In base alla sua intensità il mal di testa viene classificato secondo una scala di valori, che comunemente fa riferimento alla gerarchia dell’International Headache Society.Essa può presentarsi, dunque, con dolori più o meno intensi e persistenti, ne soffre il 46% della popolazione mondiale e può comportare conseguenze anche invalidanti.
Si stima che più della metà dei soggetti afflitti da cefalea non sia solita a consultarsi con il proprio medico curante in seguito al manifestarsi dei primi sintomi: questo comportamento è da ritenersi improvvido in quanto la cefalea, come detto, può essere il primo sintomo di patologie gravi.
Differenza tra emicrania, cefalea e mal di testa
Occorre prima di tutto chiarire quali differenze concettuali siano sottese da queste tre denominazioni: il mal di testa non è di per sé una malattia, ma, al contrario, la diretta conseguenza della cefalea. L’emicrania, da par sua, è una forma di cefalea particolarmente intensa e spesso invalidante: si presenta con attacchi periodici, spesso ampiamente intervallati, può essere indotta da concause ambientali e fisiche, comporta dolori pulsanti e monolaterali e tende ad associarsi a nausea.
Tipi di cefalee
Esistono diversi tipi di cefalea: quella tensiva rappresenta la forma più diffusa, determina attacchi di durata indefinita e comporta dolori di entità moderata e tendenzialmente localizzati ai lati del cranio.
La cefalea a grappolo può, al pari di quella tensiva, presentarsi sia in forma cronica che episodica, colpisce principalmente la popolazione maschile e consta di attacchi ripetuti in periodi attivi, che tendono poi ad alternarsi a fasi più o meno estese prive di dolori. Nei periodi più attivi gli attacchi possono essere fino a tre al giorno e presentarsi in forma anche parecchio intensa.
Le cefalee secondarie, infine, sono quelle causate da altre patologie, quali tumori, emorragie, ictus, nevralgie, infezioni, traumi e disturbi psichiatrici: tra tutte le cefalee, quelle secondarie sono quelle da monitorare con la maggiore cura, in quanto rappresentano spesso il primo campanello d’allarme utile a rilevare l’insorgenza di una patologia pericolosa.
Cause e sintomi
Le cause che possono porsi alla base di episodi di cefalea in genere sono molteplici e quasi mai da sottovalutare, soprattutto in relazione a fenomeni che tendono a protrarsi nel tempo o a ripetersi con frequenza.
Come detto, nel caso della cefalea secondaria, a determinare l’insorgenza del forte mal di testa e dei dolori al collo e al cranio è sempre una patologia sviluppatasi precedentemente alla comparsa del sintomo.
Per tutte le altre tipologie di cefalea, le cause possono essere molteplici: tra i fattori di rischio rientrano lo stress, l’ansia e la depressione, ma anche la tendenza ad assumere posture errate o a fare un uso smodato di farmaci ed alcol.
La tac al cranio in caso di cefalea persistente
Il ricorso ad una tac al cranio presso una struttura specializzata rappresenta uno dei passaggi fondamentali nel contesto dell’attività di indagine medica.
Questo accertamento permette di ottenere indicazioni piuttosto precise relative allo stato di salute del cervello, dei seni paranasali, delle orbite e dell’intera struttura ossea e sanguigna del cranio.
Con le apparecchiature più moderne attualmente impiegate presso i centri più attrezzati, come Medical Imaging, è possibile ottenere tomografie tridimensionali in grado di accelerare e raffinare ulteriormente il processo di diagnosi, diminuendo al minimo i margini di errore.
La TAC al cranio richiede, per il suo corretto svolgimento, che il paziente sia fatto sdraiare su un lettino ed introdotto all’interno di uno scanner tubolare che, attraverso un moto di rotazione attorno al cranio, permette di effettuare i rilevamenti necessari alla diagnosi.
La TAC alla testa ha una durata limitata a pochissimi minuti ed è fondamentale per addivenire ad una diagnosi tempestiva di patologie gravi quali tumori, disturbi psichiatrici, emorragie, ictus e infezioni.