Sino agli anni ‘80 in tanti ritenevano che la celiachia fosse una malattia rara e che interessasse per lo più i bambini; col passare degli anni, grazie alla ricerca e alla divulgazione, la consapevolezza attorno a questo disturbo si è diffusa in modo sempre più rapido.
Nonostante la malattia celiaca sia a oggi ampiamente conosciuta, tuttora per molti è difficile riconoscere i primi sintomi e comprendere a pieno le complicazioni.
- Che cos’è la celiachia o malattia celiaca?
- Tutte le cause della celiachia
- Quando iniziare ad allarmarsi: i sintomo della celiachia negli adulti e nei bambini
- Come diagnosticare la celiachia: ecco gli esami per stanare la malattia
- Cure e trattamenti per la celiachia
- Dieta senza glutine: tutti i cibi da evitare per contrastare la celiachia
Che cos’è la celiachia o malattia celiaca?
La celiachia, chiamata anche malattia celiaca, è comunemente conosciuta come una intolleranza al glutine, un insieme di proteine che si trovano per lo più nel pane, nella pasta e negli alimenti prodotti con cereali.
In realtà questa è una semplificazione, la celiachia è più precisamente una malattia autoimmune che agisce provocando una infiammazione all’intestino tenue e causando di conseguenza il malassorbimento di alcuni nutrienti.
Questa reazione autoimmune viene azionata per l’appunto dall’assunzione di glutine.
Tutte le cause della celiachia
La malattia celiaca si verifica a causa della comparsa di due fattori in contemporanea: il primo è l’assunzione del glutine, la causa scatenante dei sintomi, il secondo è la predisposizione genetica.
A questo punto ti starai chiedendo se la celiachia si manifesta solo in persone che hanno una predisposizione genetica.
La risposta è no, oltre al fattore genetico ci sono altre cause che possono determinare la manifestazione di questa malattia, tra queste rientrano:
- infezione intestinale da rotavirus sviluppata durante l’infanzia;
- infezioni gastroenteriche;
- la gravidanza;
- tiroidite;
- diabete;
- artrite reumatoide.
Quando iniziare ad allarmarsi: i sintomo della celiachia negli adulti e nei bambini
I primi campanelli di allarme che segnalano la presenza della celiachia sono dei sintomi molto comuni come il gonfiore addominale, la perdita di peso, la diarrea, il dolore addominale e il meteorismo.
Tuttavia, oltre a questi sintomi tanto facilmente riconoscibili quanto piuttosto comuni, la celiachia determina il verificarsi di altri disturbi come:
- la debolezza muscolare;
- l’anemia;
- il formicolio alle estremità degli arti;
- il mal di testa;
- le convulsioni;
- l’osteoporosi.
Come si può immaginare questi disturbi accomunano malattie diverse come per esempio la gastrite nervosa, non è detto quindi che questi sintomi indichino necessariamente lo sviluppo della celiachia.
Per questo motivo, per diagnosticare la celiachia è fondamentale rivolgersi a uno specialista ed effettuare alcuni esami diagnostici.
Come diagnosticare la celiachia: ecco gli esami per stanare la malattia
Come anticipato, per diagnosticare correttamente la celiachia è fondamentale effettuare degli esami specifici.
Il primo step è quello di effettuare degli esami sanguigni che, se positivi, apriranno la strada a un nuovo percorso diagnostico.
La prassi, di solito, prevede successivamente la prescrizione di una gastroscopia duodenale con biopsia, un esame che prevede l’estrazione di una piccola porzione di tessuto grazie all’inserimento di un tubo attraverso la bocca.
La gastroscopia duodenale è l’esame più preciso e affidabile per quanto riguarda la diagnosi della celiachia, ma proprio perché è considerato abbastanza invasivo, viene prescritto solo successivamente all’esito positivo degli esami sangugni.
Cure e trattamenti per la celiachia
La celiachia è una malattia cronica che non può essere in nessun modo curata definitivamente, tuttavia, attraverso dei trattamenti e l’assunzione di buone abitudini è possibile ridurre i sintomi della malattia.
Per riuscire nell’intento di contrastare la celiachia è importante che il paziente segua una dieta priva di glutine: in questo modo è possibile ridurre l’infiammazione e permettere all’intestino di riacquistare la sua funzionalità.
Dieta senza glutine: tutti i cibi da evitare per contrastare la celiachia
Molto banalmente i primi cibi da eliminare sono quelli ottenuti dalla lavorazione del grano come la pasta e il pane, due degli alimenti che nella dieta mediterranea sono presenti con maggiore frequenza.
Ma questi non sono gli unici cibi che devono essere cancellati dalle abitudini alimentari di un celiaco.
Una dieta senza glutine prevede che vengano eliminati:
- alimenti a base di farro, orzo, frumento, avena, Kamut, o malto;
- lievito;
- seitan.
Inoltre è fondamentale fare attenzione alle etichette dei prodotti acquistati al supermercato, molte salse, insaccati, caramelle e dadi solubili sono prodotti con il glutine che viene utilizzato come addensante.
Altre tracce di glutine potrebbero essere presenti anche in alcune bevande solubili, per questo motivo è consigliato evitarle.
Certo, con tutti queste proibizioni, la dieta senza glutine potrebbe sembrarti piuttosto restrittiva, ma non preoccuparti, è possibile sostituire tutti i cereali citati in precedenza con:
- riso;
- mais;
- grano saraceno;
- amaranto;
- miglio;
- quinoa.