Il dolore alle tempie è una condizione molto comune e può dipendere da diversi fattori. In alcuni casi è dovuta a condizioni mediche di base, ad esempio cambiamenti ormonali, in altri ad abitudini di vita sbagliate: come lo stress, la postura e la sedentarietà.
Il dolore alle tempie è uno dei tanti sintomi della cefalea, comunemente conosciuta come mal di testa: le donne ne soffrono più degli uomini, soprattutto tra i 40 e i 50 anni, ed è un fastidio provato da circa il 95% della popolazione almeno una volta nella vita.
In questo articolo ti spieghiamo le cause del dolore alle tempie, i sintomi e cosa fare quando sono persistenti.
A cosa può essere dovuto il mal di testa
Patologie, stile di vita e fattori esterni sono i principali fautori dei mal di testa e scatenano reazioni diverse in ogni persona. Le manifestazioni del mal di testa variano da persona a persona, le principali sono cefalea tensiva, emicrania e cefalea cervicogenica.
Cefalea tensiva
Il mal di testa tensivo provoca comunemente un dolore intorno al capo simile a una morsa, con disturbi anche al muscolo temporale e al muscolo del collo. Queste cefalee possono durare dai 30 minuti fino a una settimana.
Il mal di testa da tensione di solito causa un dolore lieve o moderato, che tendenzialmente non peggiora con l’attività fisica, lasciandoci liberi di vivere la routine quotidiana.
Rispetto a forme più gravi di dolore alla testa, la cefalea tensiva non causa nausea o vomito, ma potrebbe generare una maggiore sensibilità al rumore o alla luce.
Emicrania
L’emicrania colpisce un solo emisfero del capo, ma il dolore può spostarsi anche sulla fronte e sulla nuca. Il sintomo evidente dell’emicrania è il dolore sordo che pian piano diventa pulsante e, in alcune persone, si presenta anche sotto forma di pressione sulle tempie.
Un episodio di emicrania si sviluppa in quattro fasi, distinte da cambiamenti dei sintomi:
- Fase prodromica: inizia con sensibilità alla luce e al suono, stanchezza, cambiamenti di umore, dolore al collo e nausea.
- Aura: un disturbo sensoriale che si differenzia in due tipologie
– aura visiva, coinvolge luci, linee o punti nel campo visivo;
– aura fisica, causa sensazione di spilli e aghi alla testa.
Le aure colpiscono un terzo delle persone con emicrania.
- Mal di testa: dolore che peggiora con il movimento e si può accompagnare a nausea, vomito e sensibilità a suoni, odori e luce.
- Fase di soluzione: la fase finale dell’emicrania, che può comportare stanchezza, difficoltà di concentrazione, debolezza e vertigini.
Cefalea cervicogenica
Deriva da un disturbo del rachide cervicale, lesioni al collo o artrite della colonna vertebrale superiore. Tra i sintomi di un mal di testa cervicogenico possono presentarsi:
- dolore a un lato della testa o alla tempia;
- torcicollo;
- nausea;
- visione offuscata;
- sensibilità alla luce e al suono;
- capacità di ridotta di movimento del collo;
- mal di testa che peggiora in concomitanza di determinati movimenti del collo.
In questi casi, se la causa all’origine non viene trattata con le dovute terapie, il mal di testa potrebbe non scomparire.
Cosa fare quando non passa il mal di testa
Quando hai un mal di testa continuo, che persiste anche per diversi giorni, potrebbero esserci alla base delle problematiche più gravi, da approfondire clinicamente.
Chiedi un parere del medico quando:
- hai un forte dolore alle tempie iniziato improvvisamente;
- hai un’emicrania che persiste per diversi giorni o settimane;
- si aggiungono ai dolori altri sintomi mai avuti in precedenza (come disorientamento, perdita o alterazioni della vista, affaticamento o febbre).
Come prevenire il mal di testa
Ecco dei piccoli consigli per prevenire la cefalea ed evitare di trascorrere la giornata a letto.
- bevi molta acqua
- fai attività fisica regolarmente
- evita lo stress generato da fattori ambientali
- effettua dei controlli ormonali, soprattutto se sei una donna in fase di menopausa.
Approfondimenti
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