L’epicondilite è uno stato doloroso che interessa l’area del gomito. È chiamata, non a caso, anche gomito del tennista, perché riguarda tutte le persone che sforzano continuamente il gomito durante lo svolgimento delle attività quotidiane, sia professionali che ludiche.
L’epicondilite è un’infiammazione dovuta a una degenerazione delle fibre elastiche del tendine del gomito ed è proprio la perdita di elasticità a causare dolore. Riconoscerla tempestivamente è cruciale per intervenire con cure e terapie che evitano trattamenti chirurgici.
Chi può soffrire di epicondilite acuta?
Tutti, dallo sportivo che sovraccarica l’epicondilo laterale (tennista, giocatore di squash, giocatore di padel) al professionista che impiega il gomito per lavorare (muratore, idraulico, cuoco, pittore).
Anche chi usa quotidianamente il computer può essere soggetto a tendinite da mouse se gli arti non sono posizionati correttamente durante lo svolgimento dell’attività. Per questi professionisti sono stati creati mouse e tappetini ad hoc utili a prevenire problematiche come l’epicondilite del gomito.
Epicondilite sintomi e come si manifestano
Alcuni sintomi del gomito del tennista sono:
- dolore localizzato a riposo intorno al gomito, che nella fase più acuta si estende anche lungo l’avambraccio e il polso;
- mancanza di forza nel polso e nell’avambraccio, con difficoltà a sollevare pesi anche di lieve entità (bottiglietta d’acqua) o a stringere la penna per scrivere;
- sofferenza nel movimento anche lieve del gomito o in fase di estensione del polso e delle mano.
gonfiore del gomito al tatto.
L’epicondilite può causare dolore anche per settimane, mesi o addirittura anni. Il consiglio è rivolgersi al medico di base o a uno specialista di fiducia per un esame oggettivo come la palpazione, il test di Cozen o il test di Mills.
Gli esami per diagnosticare il gomito del tennista
Quando il dolore persiste da diverso tempo e non scompare con le terapie prescritte dal medico, quest’ultimo potrebbe consigliare l’esecuzione di esami di approfondimento, come:
- Risonanza magnetica gomito (RMN), per verificare lesioni ai tessuti molli dell’articolazione;
- Radiografia (RX), che conferma o esclude la presenza di artrosi gomito soprattutto in età avanzata;
- Elettromiografia, per valutare la funzionalità del nervo ulnare a seguito di tramuti ripetuti.
Come curare epicondilite al gomito
Durante la fase più acuta dell’infiammazione, il medico potrebbe consigliare l’assunzione via orale di antinfiammatori non steroidei (FANS), associati all’applicazione di ghiaccio sulla parte per circa mezz’ora, 3/4 volte al giorno. In alternativa, i FANS possono essere spalmati sotto forma di creme o gel. Oltre ai farmaci, è bene osservare dei giorni di riposo totale.
Terminata la fase più dolorosa, il paziente può sottoporsi a trattamenti riabilitativi come tecarterapia, laserterapia, fisioterapia o esercizi di stretching. Attendere qualche giorno prima di riprendere le solite attività quotidiane è importante per evitare la cronicizzazione dell’infiammazione e l’insorgere di lesioni da trattare chirurgicamente.
Come prevenire il gomito del tennista
L’epicondilite è causata da una ridotta elasticità del tendine. Per prevenirla, dunque, è necessario allenare muscoli e tendini del gomito, dell’avambraccio e del polso con riscaldamento ed esercizi prima dell’attività sportiva.
Se gli sforzi ripetuti del gomito dipendono dalla tipologia di lavoro svolto, è consigliabile chiedere il consulto del medico per valutare l’adozione di tutori o per ricevere indicazioni dettagliate su come eseguire i movimenti e defaticare le articolazioni durante il giorno.
Dove prenotare una risonanza magnetica al gomito a Caserta
Presso la Polisanitaria Iodice a Curti puoi prenotare una RMN aperta e svolgere l’esame in pochi giorni. Per fissare un appuntamento è possibile chiamare i numeri 0823.843087 – 0823.843690 dal lunedì al venerdì o compilare il form online.