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Ernia iatale sintomi e cura

Cos’è l’ernia iatale

L’ernia iatale è una condizione patologica spesso asintomatica che determina lo spostamento del cardias, ossia di una sezione dello stomaco, verso il torace.

Questo movimento anomalo è la conseguenza dell’allentamento dello iato diaframmatico dell’esofago, una condizione che accomuna circa il 10% dei soggetti di età superiore ai 50 anni; la patologia è più diffusa tra le donne ed i pazienti in sovrappeso.

Ernia iatale e il reflusso gastroesofageo

La forma di ernia iatale più comune è quella da scivolamento: questa condizione comporta, come detto, il passaggio del cardias verso il torace: nei casi in cui lo spostamento avviene verso l’alto, questa condizione determina la comparsa, tavolta irreversibile, del reflusso gastroesofageo,

Come si manifesta l’ernia iatale?

In svariati casi, l’ernia iatale si configura in maniera totalmente asintomatica, rendendo complessa l’identificazione, e di conseguenza il trattamento, del disturbo. I sintomi che permettono di rendere più evidente la comparsa della malattia, oltre al reflusso gastroesofageo, sono molto generici e spesso comuni ad altre condizioni patologiche. Tra i più diffusi figurano dolori al torace, bruciori all’altezza dello sterno, rigurgiti acidi, raucedine e salivazione accentuata. Alcuni soggetti ravvisano inoltre una fastidiosa sensazione di amaro in bocca.

Le donne in gravidanza ed i pazienti sovrappeso possono riscontrare un’accentuarsi evidente dei sintomi citati, spesso ulteriormente aggravati anche da un senso di pressione addominale simile a quella tipica dell’infarto.

Esami diagnostici per l’ernia iatale

Il processo diagnostico necessario per l’identificazione dell’ernia iatale prevede più livelli di indagine: ad una preliminare radiografia del tratto digerente segue, nella maggior parte dei casi, una gastroscopia, un esame endoscopico che prevede l’introduzione di un tubo dalla cavità orale fino allo stomaco.

Quanto dura la gastroscopia

La durata di una gastroscopia è solitamente circoscritta entro l’arco di pochi minuti: da parte del paziente è fondamentale, ai fini del buon esito dell’esame, il mantenimento di un atteggiamento collaborativo e rilassato. Un respiro lento e profondo, nella fattispecie, può aiutare a controllare eventuali conati di vomito, facilitando di conseguenza il lavoro del medico.

Come si svolge la gastroscopia

Per eseguire questo particolare esame clinico è necessario far sdraiare il paziente sul fianco sinistro, applicare un boccaglio ed introdurre l’endoscopio: quest’ultimo, dopo essere passato lentamente attraverso la gola, scende verso l’esofago fino a raggiungere il duodeno.

Questo genere di esame è indolore, ma può provocare un lieve fastidio nelle fasi di introduzione del tubo attraverso la gola.

Nella maggior parte dei casi il senso di disagio viene attenuato mediante l’impiego di un apposito spray anestetizzante.

Cosa si può mangiare prima di fare la gastroscopia

Per sottoporsi ad una gastroscopia è necessario aver eseguito un digiuno di almeno 6 ore: la presenza di alimenti nello stomaco, infatti, tende ad interferire con l’indagine clinica, invalidando l’esame.

I consigli contro l’ernia iatale

Per limitare gli effetti invalidanti dell’ernia iatale è spesso consigliabile modificare il proprio stile di vita: opportuno in questo senso è smettere di fumare, limitare l’uso di farmaci aggressivi e vestire in maniera comoda e non troppo attillata.

È consigliata inoltre una dieta povera di cibi grassi, acidi o piccanti, ai quali è opportuno preferire piatti a base di frutta, cereali e pesce. È altresì necessario ridurre al minimo il consumo di bevande a base di teina e caffeina.