Il ginocchio che scricchiola è un rumore per niente insolito, sia nei giovani che nelle persone di età adulta.
Se ti sei piegato per raccogliere un oggetto da terra, hai eseguito una serie di squat in palestra o ti sei alzato dalla sedia dopo ore al computer e hai avvertito un “pop” non preoccuparti. Potrebbe semplicemente trattarsi di bollicine d’aria che si sono formate tra le articolazioni del ginocchio.
Se invece avverti altri sintomi, come dolore e gonfiore, forse un consulto del medico è la scelta migliore. Vediamo insieme cosa significa quando il ginocchio scricchiola senza dolore o con dolore e quali sono le cause.
A cosa è dovuto lo scricchiolio delle ossa?
I rumorini che si avvertono durante i movimenti comuni, come un semplice voltare lo sguardo verso un’altra direzione o piegarsi per riporre i vestiti nell’armadio, possono suscitare preoccupazione, soprattutto nelle persone che hanno superato i 40 anni.
In realtà, nella maggior parte dei casi, non nascondono alcuna patologia ma sono semplicemente causati dalla cavitazione, un fenomeno fisico che comporta la formazione di piccole bollicine d’aria nel liquido sinoviale. Quando scoppiano, emettono un rumore simile a un “pop”, quello che sentiamo proprio quando il ginocchio scricchiola.
Devi preoccuparti quando il ginocchio scricchiola senza dolore?
La risposta è no. Gli scricchiolii occasionali non sono direttamente riconducibili a patologie articolari, poiché sono dovuti proprio alla cavitazione.
Senz’altro, monitorare gli scrosci articolari nel tempo e osservare la concomitanza con altri sintomi può aiutarti a escludere problematiche a carico del ginocchio. Anche un sovraccarico dovuto a un’intensificazione dell’attività fisica oppure uno stile di vita molto sedentario (ore e ore trascorse alla scrivania) possono incidere sulla salute dell’articolazione e comportare quei fastidiosi scricchiolii. Ma questo non significa avere un ginocchio malato, piuttosto un ginocchio che ha bisogno di maggiore attenzione.
Scricchiolio ginocchio con dolore: quando rivolgersi al medico
Studi scientifici hanno dimostrato una possibile correlazione tra gli scricchiolii alle ginocchia e un principio di osteoartrite. Un articolo pubblicato sulla rivista Arthritis Care & Research da un team di ricercatori del Baylor College of Medicine di Houston ha svelato che gli scrosci articolari al ginocchio possono essere un campanello d’allarme dell’artrosi.
Lo studio, condotto su oltre 3.500 persone sottoposte a risonanza magnetica, ha rivelato che i pazienti con scricchiolii al ginocchio erano maggiormente predisposti a sviluppare artrosi nel giro di un anno. In effetti, il 18% tra questi ha effettivamente sviluppato la malattia a distanza di qualche mese, anche in assenza di dolore.
Quando, agli scrosci articolari, si aggiungono anche dolore (gonalgia), gonfiore o rigidità del ginocchio, è bene andare dal medico per un primo esame obiettivo. Il medico ti inviterà a eseguire specifici movimenti e ti porrà domande mirate a individuare anomalie che hanno bisogno di eventuali esami strumentali, come una radiografia o una risonanza magnetica al ginocchio.
Per quale motivo? Vorrà senz’altro escludere o circoscrivere la diagnosi a patologie specifiche come:
- la condropatia rotulea, ovvero l’usura della cartilagine del ginocchio;
- l’artrosi e l’artrite reumatoide;
- lesioni del menisco, dei tendini o della rotula;
- sindrome femoro-rotulea;
- gonartrosi.
Come curare il ginocchio che scricchiola?
Le terapie per curare il ginocchio scricchiolante variano da paziente a paziente, in base alla diagnosi ottenuta tramite esame obiettivo o strumentale.
Quando non c’è una patologia di base, i rumori possono scomparire semplicemente migliorando la postura quando si è seduti o facendo attenzione ai movimenti durante l’attività fisica. Essere seguiti da personale specializzato in palestra o nello sport praticato aiuterà a ridurre il carico sul ginocchio e a far scomparire gli scrosci articolari.
Quando si riscontrano patologie, il fisiatra, l’ortopedico o il fisioterapista studieranno la terapia più idonea a curarla o alleviare il dolore.
Trattamenti non invasivi spesso adottati sono esercizio fisico, dieta in caso di obesità, ghiaccio ed elevazione del ginocchio per ridurre il gonfiore, ortesi per la postura da inserire nelle scarpe, oppure cicli di fisioterapia.
Trattamenti invasivi vanno considerati, invece, quando le terapie non sono sufficienti. Per esempio, nei casi di lesioni del menisco o dei tendini oppure di condropatia rotulea. Infiltrazioni al ginocchio con sostanze a base di cortisone o acido ialuronico hanno un effetto antinfiammatorio che dona sollievo al dolore e rigenera i tessuti.
Nelle diagnosi più gravi, si ricorre a interventi chirurgici.
- la condropatia rotulea, ovvero l’usura della cartilagine del ginocchio;
- l’artrosi e l’artrite reumatoide;
- lesioni del menisco, dei tendini o della rotula;
- sindrome femoro-rotulea;
- gonartrosi.
Ginocchio che scricchiola: a quali esami sottoporsi
Alcuni degli esami utili a diagnosticare patologie a carico del ginocchio sono la risonanza magnetica (RMN), la radiografia e l’ecografia. A determinare la più adatta è il medico specialista, che può indirizzarti anche verso la struttura in cui eseguirli. Se abiti a Caserta o in provincia, puoi recarti presso il centro Medical Imaging di Curti, aperto dal lunedì al venerdì dalle 08:00 alle 19:00.
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