Area news

Tutte le novità da Medical Imaging

Insufficienza cardiaca: l’aiuto dell’ecografia al cuore

L’insufficienza cardiaca è una condizione patologica, diagnosticabile attraverso un’ecografia cardiaca, nella quale si riscontra l’incapacità del muscolo di pompare nell’organismo una quantità di sangue sufficiente.
Questa condizione si verifica nei casi in cui il cuore subisce un indebolimento al quale segue un abbassamento della forza contrattile: quando si riscontra un’insufficienza cardiaca, si manifesta una più o meno consistente diminuzione della capacità di eiezione dei ventricoli ed un calo della gittata sanguigna.
La conseguenza più immediata di questa particolare condizione fisica è la carenza di ossigeno e nutrienti nei tessuti periferici.Non sono pochi i campanelli d’allarme che possano lasciar intuire la presenza di una patologia come l’insufficienza cardiaca: in questo senso, infatti, sono segnali comuni e sempre degni di particolare considerazione la dispnea, il gonfiore agli arti inferiori e un generale senso di stanchezza.

Il livello di incidenza di questa patologia cambia radicalmente in funzione della storia clinica e dell’età di ogni paziente: prima dei 65 anni la percentuale di soggetti interessati da questa condizione è inferiore all’1%, mentre dopo i 65 anni d’età l’incidenza sale al 4%. Questa percentuale tende a risultare ancora più elevata e a raggiungere il 45% se il paziente ha già dovuto affrontare un infarto.
I vari tipi di insufficienza cardiaca vengono classificati in funzione della frequenza e dell’intensità con cui i sintomi tendono ad interessare il paziente o in base alla sezione del cuore nella quale è possibile collocare l’epicentro del problema. Si definisce, per esempio, “acuta” l’insufficienza cardiaca che comporta attacchi con picchi di dispnea, dolore al torace, gonfiore e palpitazioni, mentre viene definita “cronica” la condizione di soggetti la cui sintomatologia, seppur simile a quella elencata precedentemente, si presenta in forma più lieve, ma costante.

L’insufficienza cardiaca può essere riconosciuta anche come “destra” o “sinistra” in relazione al lato del cuore interessato dal problema.

Cause principali dell’insufficienza cardiaca

Di solito, l’insufficienza cardiaca è una condizione patologica che non dipende da una sola causa scatenante ma che, al contrario, tende a presentarsi nel caso in cui si sovrapponessero più concause.
Tra i fattori di rischio che più comunemente sono considerati determinanti ai fini dello sviluppo della malattia è possibile citare l’ipertensione, la presenza di malattie coronariche, cardiopatie ischemiche, cardiomiopatie, anomalie del ritmo cardiaco, patologie delle valvole del cuore, miocardite, diabete, anemia, iper o ipotiroidismo, enfisema, lupus erimatoso sistemico e fattori generici quali l’abuso di alcool, farmaci e droghe, chemioterapia, o infezioni.

I sintomi dell’insufficienza cardiaca

Un generale senso di astenia, accompagnato a qualche difficoltà respiratoria si presenta nella maggior parte dei casi: questi sintomi sono da tenersi in considerazione soprattutto nel caso in cui il paziente tenda a riscontrarli anche in condizioni di sforzo non particolarmente intenso.
Sono campanelli d’allarme da non sottovalutare fenomeni di tosse cronica, disappetenza, nausea, perdita repentina e ingiustificata di peso e tachicardia.

Come diagnosticarla

Nel processo diagnostico propedeutico all’accertamento di questa patologia, l’ecografia al cuore gioca un ruolo di fondamentale importanza. Solitamente questo tipo di accertamento deve essere preceduto dalle analisi del sangue, che permettono, già a monte, di verificare con esattezza quale sia l’effettivo stato di salute delle tre regioni fondamentali del cuore: l’endocardio, il miocardio e il pericardio.

L’ecografia cardiaca permette di completare e ottimizzare il percorso diagnostico, in quanto questo particolare screening per immagini permette di ottenere un quadro con un elevatissimo livello di dettaglio delle condizioni di tutto il complesso esaminato.
L’ecografia al cuore è un esame del tutto indolore, non invasivo e non richiede una particolare preparazione: nella maggior parte dei casi non è richiesto nemmeno che il paziente si presenti all’appuntamento con il medico a digiuno.

Lo svolgimento dello screening è piuttosto rapido: di solito l’esame si conclude entro 10/15 minuti: per effettuare la procedura di indagine clinica, è necessario che il paziente si stenda a petto nudo su un lettino, lasciando che l’ecografista posizioni sul distretto corporeo da analizzare alcuni elettrodi.
Successivamente, avvalendosi di un’apposita sonda ad ultrasuoni sarà possibile visualizzare le immagini del cuore e delle sue strutture principali mediante un monitor collocato nelle immediate vicinanze dello specialista.
Non esistono particolari controindicazioni che rendano sconsigliabile lo svolgimento dell’ecografia cardiaca.