La lussazione anca o displasia dell’anca è un dislocamento della testa del femore dal suo alloggiamento. Nella lussazione le due articolazioni interessate, testa del femore e osso iliaco, si scollegano a causa di un trauma o di una malformazione congenita, causando dolore e limitazioni nella mobilità.
Esistono due tipi di dislocamento dell’anca:
- Lussazione dell’anca, in cui il distaccamento della testa del femore dall’osso iliaco è totale;
- Subluprotesi anca caneanca immatura nel neonatossazione dell’anca, in cui esistono ancora dei punti di contatto tra le due articolazioni.
Lussazione dell’anca nell’adulto, nel neonato e patologica
La lussazione in età adulta è sempre di origine traumatica: il dislocamento non è raro a seguito di incidenti d’auto o in moto, oppure a cadute da grandi altezze, come tetti o impalcature.
La lussazione dovuta a un trauma richiede un’immediata riduzione manuale: una manovra eseguita dal medico, che rimette al proprio posto femore e cavità in cui alloggia per evitare la cicatrizzazione in posizioni innaturali. La conseguenza della cicatrizzazione è la riduzione tramite intervento chirurgico, al fine di ricostruire legamenti, vasi e capsula danneggiati, con tempi di recupero decisamente più lunghi.
Altra conseguenza di una mancata riduzione della lussazione è la necrosi dei tessuti dell’anca, dovuta a una ridotta irrorazione sanguigna, che può essere aggravata da una lacerazione del tessuto vascolare, della capsula fibrosa e dei legamenti.
L’invasività della manovra comporta un dolore acuto per il paziente: per questo, la riduzione della lussazione viene eseguita in anestesia totale, così da rendere la muscolatura completamente rilassata.
Lussazione anteriore e posteriore dell’anca
Ulteriore differenza risiede nella modalità di fuoriuscita del femore:
- La lussazione anteriore dell’anca, porta il femore a sporgere in avanti e in basso rispetto all’osso iliaco;
- Nella lussazione posteriore dell’anca, invece, il femore compie una torsione all’indietro e verso l’alto rispetto all’osso iliaco.
In entrambi i casi il dolore che ne consegue è acuto e il paziente può guarire grazie a una manovra di riduzione eseguita da un medico specializzato o tramite intervento chirurgico.
Displasia anca neonato o lussazione congenita dell’anca
La lussazione dell’anca congenita (detta anche displasia) insorge già in età neonatale a causa di anomalie dell’acetabolo che si presentano durante lo sviluppo delle ossa. In questo caso il trattamento è di tipo ortesico (per esempio il divaricatore Milgramtesta neonato), ma nelle forme di displasia più gravi si ricorre a un intervento per lussazione congenita dell’anca.
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Lussazione dell’anca patologica
Ultima forma di lussazione si manifesta per un mix di predisposizione genetica e fattori ambientali. La lussazione patologica dell’anca deriva da patologie che interessano le articolazioni, come l’artrite, la paralisi di muscoli che insistono sull’anca, la poliartrite reumatoide o la comparsa di neoplasie in sede coxo-femorale. La lussazione patologica può presentarsi sia in età infantile che adulta.
Lussazione anca sintomi
Chiamando in causa la lussazione traumatica dell’anca, i suoi sintomi corrispondono a un forte dolore della gamba e della porzione di bacino interessata, a cui si accompagna l’impossibilità di deambulare autonomamente.
A questi sintomi, potrebbero aggiungersi intorpidimento e mancanza di sensibilità alla gamba, alla caviglia e al piede nel caso in cui ci fossero lesioni alle strutture nervose dell’anca.
La diagnosi di lussazione o sublussazione dell’anca viene confermata dal medico attraverso esami radiografici (RX Bacino) o una Risonanza Magnetica al Bacino, grazie alle quali si fotografa la reale posizione delle articolazioni per comprendere la prassi più idonea da seguire nelle cure.
Risonanza Magnetica Bacino per lussazione anca a Caserta
Presso Medical Imaging — Polisanitaria Iodice a Curti puoi eseguire una RMN bacino per anca lussata in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale dal lunedì al venerdì, contattando telefonicamente il centralino o compilando il form disponibile online sul sito medicalimaging.it.