Se avverti un dolore o disagio nella zona pelvica, nella parte inferiore della schiena o nel perineo (l’area tra lo scroto e l’ano) o hai difficoltà a urinare, bisogno frequente di urinare, bruciore durante la minzione o sensazione di non completo svuotamento, potresti avere la prostatite, ovvero la prostata infiammata.
La prostatite può essere una condizione debilitante in grado di causare notevoli disagi nella vita di uomini di ogni fascia d’età. È importante affrontarla tempestivamente e cercare il trattamento adeguato in grado di migliorare da subito la qualità della vita.
In questo articolo conosceremo i sintomi, indagheremo le cause e presenteremo le possibili cure di un’infiammazione prostatica, offrendo anche alcuni consigli su come prevenire la riproposizione del problema.
- Che cos’è la prostata
- Prostatite sintomi principali e secondari
- Da cosa dipende la prostatite?
- Quanti tipi di prostatite esistono?
- Come si fa la diagnosi di prostatite
- Dove eseguire un’ecografia prostatica transrettale per diagnosticare una prostatite?
- Qual è la cura per la prostatite?
- Alcuni consigli per prevenire la prostatite
- Prenota un’ecografia prostatica presso il centro Medical Imaging
Che cos’è la prostatite
La prostatite è un’infiammazione alla prostata, una ghiandola che si trova nella regione pelvica degli uomini. Questa condizione può causare una serie di sintomi scomodi e fastidiosi, che possono variare da lievi a gravi.
Che cos’è la prostata
La prostata è una ghiandola a forma di noce situata appena sotto la vescica negli uomini. È parte del sistema riproduttivo maschile e ha diverse funzioni vitali per la salute sessuale e generale.
Quali funzioni svolge la prostata?
Una delle principali funzioni della prostata è quella di produrre il liquido prostatico, che fa parte dello sperma. Questo liquido aiuta a nutrire e proteggere gli spermatozoi durante l’eiaculazione. La prostata è anche responsabile della produzione di una sostanza chiamata antigene prostatico specifico (PSA), che può essere utilizzata come indicatore per il rilevamento precoce del cancro alla prostata.
La prostata svolge un ruolo importante anche nel controllo della minzione. Circonda l’uretra, il tubo che trasporta l’urina dalla vescica all’esterno del corpo. A causa della sua posizione, la prostata può influenzare il flusso urinario e causare problemi come difficoltà nell’iniziare e nel mantenere la minzione.
Oltre alla prostatite, quali patologie possono interessare la prostata?
La prostata è soggetta a diverse patologie, tra cui l’iperplasia prostatica benigna (IPB) e il cancro alla prostata. L’IPB è una condizione comune in cui la prostata si ingrossa progressivamente nel corso degli anni, causando sintomi come difficoltà a urinare, bisogno frequente di urinare e debolezza del flusso urinario.
Il cancro alla prostata è il secondo tipo più comune di cancro negli uomini e può svilupparsi lentamente nel corso degli anni senza causare sintomi evidenti. Tuttavia, in fase avanzata, può provocare dolore, difficoltà a urinare, sangue nelle urine o nello sperma e perdita di peso involontaria.
Va tenuto presente che i sintomi della prostatite possono essere simili a quelli di altre patologie della prostata, come l’IPB. L’aiuto del medico ed esami adeguati aiuteranno a comprendere la natura della malattia da cui si è affetti.
Prostatite sintomi principali e secondari
I sintomi più comuni di una prostatite includono dolore o disagio nella zona pelvica, nella parte inferiore della schiena o nel perineo (l’area tra lo scroto e l’ano). Questo dolore può essere costante o intermittente e può peggiorare durante la minzione o l’eiaculazione. Altri sintomi possono includere i seguenti disturbi:
- difficoltà a urinare;
- bisogno frequente di urinare (specialmente di notte);
- bruciore durante la minzione;
- difficoltà nell’iniziare o nel mantenere il flusso urinario;
- sensazione di svuotamento incompleto della vescica.
- sangue nelle urine o nello sperma;
- liquido seminale denso o torbido;
- perdita involontaria di urina durante l’eiaculazione;
- febbre, affaticamento e dolori muscolari (solo nelle prostatiti batteriche).
La prostata infiammata può anche influenzare la funzionalità sessuale maschile. Alcuni possono sperimentare disfunzione erettile, cioè difficoltà a raggiungere o mantenere un’erezione sufficiente per il rapporto sessuale. Altri possono sperimentare una diminuzione del desiderio sessuale o una riduzione della soddisfazione durante l’orgasmo.
La sintomatologia della prostatite può variare da persona a persona, dipendendo dal tipo di prostatite e dalla sua causa (acuta o cronica e batterica o non batterica). Se si sospetta di avere la prostatite, è fondamentale consultare subito un medico per una diagnosi accurata e l’avvio tempestivo di un trattamento appropriato.
Da cosa dipende la prostatite?
- Infezioni batteriche: uno dei fattori più comuni che provocano infiammazione alla prostata sono le infezioni batteriche. Queste infezioni possono essere trasmesse sessualmente o possono diffondersi da altre parti del corpo. I batteri entrano nella prostata attraverso l’uretra e provocano l’infiammazione. La prostatite batterica acuta è solitamente causata da un’infezione batterica recente, mentre la prostatite batterica cronica può essere il risultato di infezioni ricorrenti o di una infezione che non è stata completamente eliminata.
- Problemi del sistema immunitario: un sistema immunitario indebolito o compromesso può aumentare il rischio di sviluppare la prostatite. Le persone con malattie autoimmuni, come il diabete o l’HIV, hanno maggiori probabilità di soffrire di questa condizione.
- Traumi o lesioni: lesioni alla zona pelvica, come quelle causate da un trauma durante lo sport o a seguito di un intervento chirurgico, possono provocare l’infiammazione della prostata. Anche l’uso prolungato di cateteri urinari può aumentare il rischio di sviluppare la prostatite.
- Stile di vita poco salutare: alcuni comportamenti poco salutari possono contribuire allo sviluppo della prostatite. L’abuso di alcol, il fumo e una dieta poco equilibrata possono influenzare negativamente la salute della prostata e aumentare il rischio di infiammazione.
- Stress emotivo: lo stress emotivo può avere un impatto significativo sulla salute generale, incluso il benessere della prostata. Lo stress cronico può compromettere il sistema immunitario e rendere l’organismo più suscettibile alle infezioni, compresa la prostatite.
Quelle citate sono solo alcune delle principali cause della prostatite, ogni caso potendo presentare le proprie peculiarità eziologiche.
Quanti tipi di prostatite esistono?
In medicina si distinguono 4 diversi tipi di prostatite:
- prostatite di tipo I (prostatite batterica acuta);
- prostatite di tipo II (prostatite batterica cronica);
- prostatite di tipo III (prostatite cronica non batterica o sindrome del dolore pelvico cronico);
- prostatite di tipo IV (prostatite asintomatica infiammatoria).
La prostatite acuta batterica è causata da un’infezione batterica ed ha una comparsa rapida e improvvisa, potendosi prolungare nel tempo (prostatite batterica subacuta). Nella prostatite cronica batterica, invece, la proliferazione batterica è locale, ricorrente e persistente (cioè resiste alla terapia antibiotica).
La prostatite cronica non batterica, anche detta sindrome dolorosa pelvica cronica, è un’infiammazione persistente della prostata che compare gradualmente. Non ha origini batteriche, e ciò esclude tra i suoi sintomi la febbre, ma ad oggi la comunità scientifica non ha ancora risposte certe sulle sue cause. Studiata già dagli anni ’60 del XX secolo, quando veniva definita “prostatodinia”, la prostatite cronica non batterica è certamente il tipo di prostatite maggiormente diffuso (oltre il 90% delle diagnosi di infiammazione della prostata).
A partire dal 1999, la comunità medica ha identificato due sottotipi della prostatite di tipo III:
- sindrome dolorosa pelvica cronica non infiammatoria;
- sindrome dolorosa pelvica cronica infiammatoria, caratterizzata dalla presenza di elevate quantità di globuli bianchi (segno di un’infezione in corso) nello sperma e nell’urina.
La prostatite infiammatoria asintomatica si caratterizza per l’assenza di sintomi ed è rilevabile dalla presenza di segni di infiammazione nello sperma e nel liquido prostatico.
Come si fa la diagnosi di prostatite
Per la diagnosi della prostatite il medico innanzitutto procederà con l’anamnesi del paziente, ovvero la raccolta delle informazioni sulle sue condizioni di salute. Il medico porrà domande riguardanti i sintomi presentati, la loro durata e l’intensità, oltre ad eventuali fattori scatenanti o concomitanti. È importante fornire al medico tutte le informazioni necessarie per ottenere una diagnosi accurata.
Esame fisico
Successivamente, lo specialista (solitamente un urologo) eseguirà un esame fisico, che può comprendere la palpazione della prostata attraverso l’ano (esame rettale). Questo permette di valutare le dimensioni, la consistenza e la sensibilità della prostata. Se durante l’esame rettale il medico riscontra gonfiore o sensibilità e il paziente presenta sintomi tipici della prostatite, si potrebbe formulare una prima ipotesi diagnostica.
Esami di laboratorio
Per confermare la diagnosi di prostatite, possono essere prescritti alcuni esami di laboratorio. Uno dei più comuni è l’esame delle urine, che permette di individuare la presenza di batteri o altri segni di infezione nel tratto urinario. L’esame delle urine viene solitamente eseguito prima e dopo un massaggio prostatico, che può aiutare a rilasciare campioni di liquido prostatico per l’analisi.
Un altro test utile nella diagnosi di prostatite è l’antigene prostatico specifico (PSA). Questo esame misura i livelli di PSA nel sangue, una proteina prodotta dalla prostata. I livelli elevati di PSA possono indicare un’infiammazione o un’infezione della prostata.
Esami diagnostici per immagini
In alcuni casi, può essere necessario eseguire altri esami, come l’ecografia prostatica transrettale o la cistoscopia, per ottenere immagini dettagliate della prostata e del tratto urinario.
La diagnosi di prostatite non è sempre semplice. Come abbiamo già avuto modo di vedere, alcuni sintomi della prostatite possono essere simili a quelli di altre parologie, come l’infezione delle vie urinarie o l’ipertrofia prostatica benigna. Pertanto, è fondamentale un consulto medico specialistico per ottenere una diagnosi accurata e poter avviare per tempo il giusto trattamento terapeutico.
Dove eseguire un’ecografia prostatica transrettale per diagnosticare una prostatite?
Se devi eseguire degli esami diagnostici per la prostatite, puoi prenotarli presso il centro Medical Imaging, a Caserta. Puoi compilare il form sulla pagina dedicata del sito, contattare il centralino al numero 0823.843087, oppure presentarti agli sportelli dei nostri centri dal lunedì al venerdì, dalle 08:00 alle 19:00.
Qual è la cura per la prostatite?
La cura della prostatite dipende strettamente dalla sua natura e quindi dalla sua eziologia.
Se l’infiammazione è causata da un’infezione batterica, il medico prescrivere degli antibiotici per combattere l’infezione. È importante seguire attentamente le istruzioni del medico e completare l’intero corso di antibiotici per garantire che l’infezione sia completamente eliminata.
Quando la prostatite batterica è di tipo cronico, il trattamento antibiotico presenta particolari difficoltà ed accortezze, poiché come abbiamo detto alla patologia può essere associata una antibiotico-resistenza con una tendenza recidivante.
Sia nelle prostatiti di origine batterica che in quelle di origine diversa, la terapia può prevedere la somministrazione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) per alleviare il dolore e l’infiammazione associati alla prostatite.
La prostatite asintomatica, invece, in genere non richiede alcun trattamento.
Oltre ai farmaci, ci sono anche alcune misure di auto-cura che possono aiutare a gestire i sintomi della prostatite. Ad esempio, bere molta acqua può aiutare ad alleviare i sintomi urinari e ridurre l’infiammazione della prostata. Evitare l’alcol, la caffeina e gli alimenti piccanti può anche essere utile.
L’esercizio regolare può aiutare a migliorare la salute generale e ridurre l’infiammazione.
Infine, ridurre lo stress può giocare un ruolo importante nel trattamento della prostatite. Lo stress può causare tensione muscolare e peggiorare i sintomi della prostatite.
Quanto tempo ci vuole per curare un’infiammazione della prostata
La velocità della guarigione da una prostatite dipende da diversi fattori, tra cui la gravità dei sintomi, la causa sottostante dell’infiammazione della prostata e la capacità di risposta del paziente alle terapie intraprese. In generale, il trattamento della prostatite può richiedere da qualche settimana a diversi mesi.
Per le forme croniche di prostatite o le forme non batteriche, il trattamento può essere più complesso e potrebbe richiedere più tempo.
Quali possono essere le conseguenze di una prostatite non curata?
I sintomi dolorosi e i problemi sessuali associati ad un’infiammazione prostatica possono causare stress, ansia e depressione. Questa condizione può influire negativamente sul benessere emotivo e psicologico di una persona.
In alcuni casi, la prostatite può portare a complicazioni più gravi. Ad esempio, l’infezione della prostata può diffondersi ad altri organi come i reni o la vescica, causando infezioni urinarie ricorrenti o persistenti. Inoltre, l’infiammazione cronica della prostata può portare a problemi di fertilità o alla formazione di calcoli prostatici.
È importante consultare un medico se si sospetta di avere la prostatite. Uno specialista può effettuare una diagnosi accurata e consigliare il trattamento adeguato per gestire i sintomi e prevenire eventuali complicazioni. Il trattamento può includere farmaci per ridurre l’infiammazione, antibiotici per combattere le infezioni e terapie fisiche per alleviare il dolore.
Alcuni consigli per prevenire la prostatite
Ci sono diverse misure che si possono adottare per ridurre il rischio di sviluppare un’infiammazione della prostata:
- Mantenere una buona igiene intima, evitando l’accumulo di batteri nella zona genitale. È importante lavarsi accuratamente e periodicamente utilizzando prodotti delicati e specifici.
- Evitare comportamenti a rischio, come l’uso di preservativi inadatti o poco sicuri durante i rapporti sessuali. L’uso di preservativi di alta qualità e la pratica di rapporti protetti possono ridurre il rischio di contrarre infezioni sessualmente trasmissibili che potrebbero causare prostatite.
- Una corretta alimentazione può anche svolgere un ruolo importante nella prevenzione della prostatite. Rimandiamo per questi aspetti al paragrafo seguente.
- Non fumare
- Uno stile di vita sano che includa regolare attività fisica può contribuire a ridurre il rischio di prostatite. L’esercizio regolare favorisce la circolazione sanguigna e l’equilibrio ormonale, producendo effetti benefici per la salute della prostata.
Osservando queste semplici precauzioni, si può preservare significativamente la salute della prostata e prevenire l’insorgenza di questa fastidiosa infiammazione.
La dieta per chi soffre di prostatite
Una dieta adatta a chi soffre di problemi di prostatite è innanzitutto fatta di abbondanti liquidi, almeno due litri al giorno, allo scopo di garantire all’organismo la giusta idratazione e favorire la diuresi. E’ sempre preferibile l’acqua, ma possono essere assunte tisane non zuccherate e succhi di frutta non agli agrumi (a quelli industriali vanno preferiti quelli fatti in casa).
Anche se tendenzialmente normocalorica (cioè avente l’obiettivo di conservare il peso attuale del paziente), la dieta per la prostatite è ricca di alimenti leggeri di facile digeribilità, con ridotto apporto di grassi di origine animale.
Deve essere garantito un sufficiente apporto di vitamine, sali minerali, fibre e proteine. Più specificamente, non devono mai mancare i così detti “alleati” della prostata: vitamina C, vitamina E, selenio e zinco.
Cibi consigliati per la prostata infiammata
Per quanto abbiamo premesso, ecco alcuni alimenti che non debbono mancare nella dieta di chi è affetto da un’infiammazione alla prostata:
- ortaggi;
- frutta fresca;
- cereali integrali;
- legumi;
- pomodori e guava (alimenti ricchi di licopene che fa benissimo alla prostata);
- semi di zucca e soia (che offrono un valido contributo nella prevenzione dell’iperplasia prostatica benigna);
- spinaci (ricchissimi di vitamina E e beta carotene).
Cibi da evitare per chi soffre di prostatite
- bevande alcoliche, caffè ed altre bevande con caffeina;
- cioccolato;
- energy drink
- succhi di frutta agli agrumi;
- zucchero raffinato;
- spezie piccanti;
- insaccati;
- pesci grassi
- formaggi grassi
Particolare attenzione bisogna poi riporre ai metodi di cottura, limitando al massimo fritture e cotture veloci e preferendo la cottura al vapore e la lessatura.