La distorsione alla caviglia è un evento traumatico che, in numerosi casi, si presenta in forma dolorosa in seguito ad un impatto che ha causato una repentina ed imprevista torsione del piede: quando si verifica una circostanza del genere il primo rimedio utile a placare il dolore è l’apposizione di ghiaccio sulla caviglia traumatizzata.
Le circostanze che possono causare questo problema sono molteplici: una sconnessione dell’asfalto, una buca non vista, un movimento poco coordinato, una corsa a freddo o una frenata maldestra sono tra le cause di infortunio più frequenti.
Cosa fare in caso di distorsione alla caviglia
Come detto, il primo strumento del quale avvalersi per fronteggiare tempestivamente l’emergenza è il ghiaccio: il contatto con il ghiaccio, infatti, tende ad anestetizzare il distretto della caviglia, facendo scemare la sensazione di dolore.
Talvolta, se la distorsione è di lieve entità, può bastare l’apposizione del ghiaccio seguita a qualche ora di riposo per riprendersi senza alcuna difficoltà. Se però la situazione fosse più seria sarebbe necessario seguire un iter più articolato che prevede in primis riposo ed astensione da qualsiasi attività sportiva.
In presenza di forti dolori è opportuno affiancare all’applicazione del ghiaccio l’apposizione di un bendaggio o di un tutore. Nei casi più gravi è consigliato, infine, di far stendere la gamba dell’infortunato verso l’alto per perfezionare la circolazione sanguigna e scongiurare la formazione di un edema.
Cosa fare se il dolore alla caviglia non passa
Può capitare che, nonostante l’osservanza di tutti gli accorgimenti elencati il dolore alla caviglia scaturito in seguito ad un trauma non passi: qualora questa situazione persistesse è sempre opportuno procedere allo svolgimento di esami più precisi e mirati, come una radiografia o una risonanza magnetica . Talvolta, infatti, le distorsioni più gravi si affiancano ad una contusione dell’osso e coinvolgono anche la cartilagine della caviglia: in questi casi è necessario un trattamento terapeutico specifico.
Che cos’è la radiografia del piede
La radiografia del piede è un esame di diagnostica per immagini che si fonda sull’impiego dei raggi X e che viene richiesto, al contrario della risonanza, subito dopo l’incidente che ha causato l’infortunio: i macchinari di più recente fabbricazione permettono di ottenere delle immagini piuttosto definite e precise, in grado di evidenziare fratture, distorsioni, infrazioni e distorsioni, ma anche svariate anomalie che possono interessare muscoli, legamenti e tendini del complesso esaminato.
Questo genere di accertamento clinico, che viene utilizzato anche per la valutazione di artriti e di artrosi, è spesso richiesto anche per studiare l’evoluzione clinica di un paziente in seguito ad un trauma da impatto.
Come ci si prepara alla radiografia del piede
La radiografia del piede è un esame che non prevede particolari norme preparatorie: non è necessario il digiuno e non è necessaria la sospensione di eventuali cure farmacologiche.
Come si svolge una radiografia del piede
Lo svolgimento dell’esame si svolge nell’arco di pochi minuti: il paziente viene fatto distendere in posizione supina su un apposito lettino mentre la parte del corpo interessata dallo screening viene scandagliata da un’apposita sonda.
Quest’ultima sfrutta un fascio di raggi X per ottenere un segnale che, elaborato dal sistema operativo del macchinario, produce estemporaneamente delle immagini del complesso esaminato, inviandole ad un vicino monitor.
Tempi di attesa di una radiografia del piede
I tempi di attesa necessari per il ritiro di un’ecografia al piede variano di struttura in struttura: gli studi di diagnostica per immagini più avanzati, come Medical Imaging, sono in grado di procedere alla consegna della documentazione radiografica e del relativo referto pochi minuti dopo la conclusione dell’esame.