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Sindrome di Roemheld o gastro-cardiaca: come riconoscerla?

Cuore e stomaco, seppur espletano funzioni diverse, sono molto vicini e distanziati soltanto dal diaframma. Questa configurazione li porta a influire reciprocamente sulla salute l’uno dell’altra, provocando conseguenze come la sindrome di Roemheld o più comunemente sindrome gastro-cardiaca.

Di cosa si tratta? Comporta seri problemi cardiologici? Ecco le risposte.

Quali sono i sintomi della sindrome di Roemheld

Citata per la prima volta alla fine del 1800 dall’omonimo medico, la sindrome di Roemheld provoca sintomi allarmanti per i pazienti. Il primo tra questi è dolore al petto, immediatamente associato a un infarto, motivo per il quale si corre al pronto soccorso o si prenota una visita cardiologica di controllo per verificare eventuali anomalie al cuore.

Altri sintomi sono:

  • pancia e stomaco gonfi;
  • sensazione di peso sullo stomaco;
  • dolore alla bocca dello stomaco;
  • tachicardia e palpitazioni;
  • digestione lenta;
  • gastrite e reflusso esofageo;
  • sudorazione;
  • stato generale di ansia.

Per escludere qualsiasi grave complicanza cardiaca, il consiglio è recarsi dal medico per un esame obiettivo e valutare la necessità di un check-up generale. Per esempio una visita cardiologica potrebbe escludere infarti o altre emergenze in corso.

Se gli esami cardiologici danno esito negativo, controlli gastroenterologici, come una manipolazione dell’addome o un’ecografia addominale potranno scartare ulteriori patologie, portando alla diagnosi di sindrome gastro-cardiaca.

Sindrome gastro cardiaca: da cosa dipende

La sindrome gastro cardiaca è causata da una distensione del fondo gastrico, cioè un’eccessiva presenza di aria nello stomaco. L’aumento del volume occupato dallo stomaco nell’addome determina movimenti verso l’alto del diaframma che, a sua volta, solleva il cuore.

Questi squilibri attivano i riflessi gastro-cardiaci, del tutto involontari, che inviano impulsi al nervo vago. Eccessivamente stimolato, il nervo vago produce due ormoni: l’adrenalina e la noradrenalina, che causano rispettivamente l’incremento della frequenza cardiaca e l’aumento della pressione arteriosa.

I sintomi della sindrome di Roemheld si presentano quasi sempre in concomitanza di pranzi abbondanti, ricchi di grassi e zuccheri, che complicano la digestione dei cibi e sovraccaricano l’attività dello stomaco, generando gonfiore.

Per valutare l’effettiva distensione del fondo gastrico è sufficiente effettuare un RX torace che evidenzierà la posizione dello stomaco rispetto al diaframma e al cuore, confermando la diagnosi di sindrome di Roemheld.

Bisogna preoccuparsi in questo caso? Assolutamente no, è necessario solo impegnarsi per prevenire attacchi futuri e migliorare la propria condizione di salute.

Come curare e prevenire la sindrome gastro-cardiaca

Prima e più importante azione preventiva è adottare un approccio più salutare all’alimentazione. La sindrome gastro-cardiaca, seppur non legata a patologie del cuore, può comunque dipendere da irritazioni dell’intestino, dovute a fattori tanto emotivi quanto fisiologici.

Leggi anche: Gastrite nervosa, quando lo stress altera l’equilibrio di stomaco e intestino

Per cui rivolgersi a un gastronenterologo può essere una scelta saggia per migliorare la dieta quotidiana. Alcuni accorgimenti che si possono adottare sono:

  • fare pasti leggeri, composti da piatti poco elaborati;
  • eliminare le fritture;
  • eliminare alcolici, bevande gassate e bevande contenenti caffeina;
  • alternare il riso alla pasta;
  • fare spuntini durante il giorno ed evitare di alzarsi da tavola sazi;
  • non stendersi subito dopo i pasti, soprattutto nelle ore serali;
  • svolgere attività fisica ogni giorno, per aiutare la motilità intestinale e la digestione.

Cosa fare durante gli attacchi più acuti?

I sintomi possono indurci al panico e all’ansia, soprattutto quando non si è ancora ricevuta una diagnosi. In questi casi puoi seguire poche e semplici indicazioni che ti faranno sentire meglio:

  • stenditi sul letto o sul divano e rilassati;
  • respira profondamente per riprendere il controllo del diaframma;
  • assumi una bevanda naturalmente frizzante per aiutare la digestione;
  • appoggia una borsa di acqua calda sull’addome per ridurre la distensione dello stomaco.

Se la crisi non passa, chiama il medico curante che ti consiglierà la terapia più adatta per ridurre i sintomi.