Il pancreas è un’importante ghiandola collocata nell’intercapedine frapposta tra lo stomaco e la colonna vertebrale: la funzione principale di questo piccolo organo è quello di secernere alcune sostanze che favoriscono la digestione del cibo. Il pancreas è altresì deputato alla produzione di alcuni ormoni utili a calibrare i livelli di zucchero presenti nel sangue in funzione delle specifiche necessità dell’organismo. Generalmente i tumori che interessano questa zona tendono ad insediarsi nella porzione della ghiandola nella quale si verifica la produzione dei liquidi pancreatici.
Chi è a rischio
Come per la maggior parte dei tumori, anche il cancro al pancreas è una patologia che risente in maniera particolare dei fattori di ereditarietà: i soggetti che presentano nella propria storia familiare uno o più casi di tumore al pancreas sono più soggetti di altri a contrarre a loro volta la patologia. Sono elementi tendenzialmente più esposti a questo rischio anche coloro i quali soffrono di diabete e pancreatite cronica. Si riscontra infine un’incidenza più elevata tra i fumatori.
Sintomi del tumore al pancreas
Nelle prime settimane, il tumore al pancreas si presenta in forma asintomatica: spesso la comparsa dei sintomi si sviluppa in una fase più avanzata.
La sintomatologia classica può includere urine scure, feci chiare, ittero, dolori addominali ed alla schiena, fenomeni di nausea e vomito.
In una seconda fase, la patologia causa astenia, calo dell’appetito e dimagrimento repentino. In alcuni pazienti si verificano inoltre trombosi profonde, modifiche della coagulazione del sangue e diabete.
Come si diagnostica un tumore al pancreas
L’iter utile a scoprire in maniera tempestiva un tumore al pancreas prevede alcune fasi fondamentali: la prima valutazione è quella affidata all’esame empirico del medico curante, il quale mediante la palpazione può verificare eventuali anomalie, ingrossamenti ed accumuli di fluidi nella zona dell’addome.
Qualora l’esame empirico non riuscisse a fornire una risposta chiara circa lo stato di salute del paziente oggetto dell’indagine clinica, è opportuno procedere con un’ecografia, esame di diagnostica per immagini in grado di fornire un quadro d’insieme più dettagliato ed efficace: l’apparecchiatura impiegata per questo genere di esame sfrutta gli ultrasuoni per ottenere delle immagini, talvolta anche tridimensionali, delle strutture interne esaminate, facilitando la stesura di una diagnosi precisa.
Come si svolge un ecografia al pancreas
L’ecografia è un esame preciso, sicuro e non doloroso: per il suo svolgimento è necessario far stendere il paziente in posizione orizzontale e far passare un’apposita sonda in corrispondenza del distretto corporeo da analizzare. Dal rimbalzo delle onde sonore sui tessuti è possibile ottenere un effetto eco che, elaborato da un apposito processore, permette di produrre un’immagine in 3D degli organi e dei tessuti.
L’ecografia può prevedere l’impiego dell’endoscopio, un piccolo tubo illuminato che, una volta inserito nella gola, viene calato in direzione dello stomaco.
Per lo svolgimento di questo esame può essere richiesta l’assunzione del mezzo di contrasto.
Come prepararsi ad un ecografia al pancreas
Per preapararsi allo svolgimento di un’ecografia al pancreas è sufficiente digiunare per le 4 ore precedenti all’esame. Naturalmente, per agevolare il lavoro di diagnosi del paziente, è opportuno che quest’ultimo presenti in occasione dell’accertamento clinico la documentazione completa che attesta la sua storia clinica. In questo modo, infatti, è possibile valutare l’eventuale decorso della patologia e perfezionare il piano di intervento farmacologico funzionale a contrastarla.
Quali cibi evitare prima di una ecografia al pancreas
Prima di sottoporsi ad un’ecografia pancreatica è opportuno seguire una dieta leggera ed equilibrata: sono pertanto sconsigliati alimenti come pasta, verdure, formaggi, latticini e derivati grassi.